Catechesi e Formazione

Il termine “catechesi” deriva dal greco katekein con il significato di “insegnare”; richiama il concetto dell’eco che rimbomba, risonanze necessarie alla dottrina che viene data, sono i risvolti a quanto annunciato. La catechesi, perciò, ha un annuncio (= il contenuto) che è Gesù Cristo, Figlio di Dio ma ne sviluppa anche un triplice percorso (= il risvolto):

  1. L’annuncio di Gesù Salvatore e Dio.
  2. L’incontro personale con Gesù.
  3. Vivere l’esperienza della Grazia (= sacramenti) e integrazione nella Comunità ecclesiale.

La catechesi annuncia e fa crescere in una “relazione” che è la fede, la quale non si esaurisce in un sapere di tipo cognitivo ma sapienziale ovvero esistenziale (cfr. è l’esperienza di s. Tommaso alla fine del vangelo di Giovanni: “Mio Signore e mio Dio”).

Perché dunque la Chiesa da sempre annuncia Cristo attraverso la catechesi tenendo in mano il grandissimo tesoro della Parola di Dio? Come dice la costituzione del Concilio Vaticano II, Dei Verbum 1, citando s. Agostino: «affinché per l’annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami».
La vita di fede, alimentata dalla catechesi, è scandita da questi 4 verbi che non parlano di un “passato religioso” o di “tradizioni pietistiche” o “sporadiche presenze”, bensì parlano di Dio oggi, nella mia vita:

  1. ascoltare
  2. credere
  3. sperare
  4. amare

Gli incontri di catechesi e di formazione nelle nostre parrocchie sono possibilità per accrescere la fede (credere) partendo dall’ascolto della Parola di Dio (ascoltare) per lasciarsi toccare dall’Amore di Dio per noi e portare in noi la “bella Parola”, quella che libera e salva, cioè Gesù (sperare) e in questa conoscenza, amarlo sempre di più.