Liturgia

Il termine «liturgia» significa originalmente «opera pubblica», «servizio da parte del popolo e in favore del popolo». Nella tradizione cristiana vuole significare che il popolo di Dio partecipa all’ «opera di Dio». Attraverso la liturgia Cristo, nostro Redentore e Sommo Sacerdote, continua nella sua Chiesa, con essa e per mezzo di essa, l’opera della nostra redenzione. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1066).
La Liturgia è quindi:
“opera pubblica” di Dio (soggetto attivo) per il suo popolo (oggetto della sua opera santificante).
Perciò, i movimenti relativi alla Liturgia sono prevalentemente 2:

  1. DISCENDENTE: Dio verso il suo popolo. È Dio che santifica, salva, realizza quanto celebrato nei Sacramenti.
  2. ASCENDENTE: la lode del popolo a Dio.
  3. Ma ne esiste anche un terzo, che dice la verità di ogni liturgia, ed è il movimento DILATATORIO, ossia la dimensione fraterna: io/ noi verso i fratelli. Perché solo così la paternità di Dio che ci genera ogni volta come figli suoi, ci spinge anche a vivere come fratelli tra di noi.

Una formula teologica dice: “tutto viene dal Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo (fase discendente) perchè nella Chiesa santificata si ritorni nello Spirito Santo, per mezzo del Figlio, al Padre (fase ascendente)”

La Liturgia trova la sua fonte dall’Altare e il suo compimento all’Altare, da esso parte tutta l’attività della Chiesa e ad esso tutto ritorna: L’Eucaristia è «fonte e culmine di tutta la vita cristiana».

« Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1324)…

In essa abbiamo il culmine sia dell’azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono a Cristo e per lui al Padre nello Spirito Santo (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1325).

Ciborio della Basilica di s. Paolo fuori le mura, Roma